Michel Barbet: Ho governato una situazione difficilissima risanando un ente distrutto. Palasport, DSSE, CAR, chiusura del buco di 55 milioni e molto altro per il rilancio della città.

Il Sindaco mi parla del suo impegno, di tante realizzazioni e di un comune rivoluzionato e bonificato da un cetrodestra protagonista di corruzione e arresti. Il passo di lato per favorire la coalizione progressista che porta Alberto Cuccuro e il suo impegno che non finisce qui.

In un video molto sentito e seguitissimo, Michel Barbet esprime tutta l’emozione di un Sindaco che per 5 anni ha dato tutto se stesso per la comunità di Guidonia Montecelio, lavorandoi più di 12 ore al giorno senza concedersi pause e ferie. Ha tenuto sempre la barra dritta nonostante le enormi difficoltà, mettendo da parte individualismi e tornaconto personali e anche alla vigilia delle nuove elezioni ha anteposto gli interessi pubblici alle proprie aspettative politiche facendo un passo di lato in favore della coalizione progressista che vuole continuare a governare la nostra città

Incendi, alberi che cadono, cinghiali nei condomini, nevicate, pandemia e guerra. Michel, è capitato di tutto nel tuo mandato.
Sono mancate solo le cavallette, ma c’è ancora qualche giorno – mi risponde divertito -. A parte gli scherzi, è stato difficilissimo sin dall’inizio. Ricordo che non avevo ancora nominato gli assessori ed ero a bordo del furgone della Polizia Locale a vedere gli incendi dei giardini delle abitazioni di Colle Largo dove lavoravano senza sosta Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Quello è stato il benvenuto che ho ricevuto. Anche la pandemia è stata una prova durissima, ma sono orgoglioso di essere riuscito a stare vicino alle famiglie in difficoltà economica, adottare da subito le pratiche sanitarie e garantire i servizi comunali ugualmente anche grazie all’impegno dei dipendenti. La guerra, poi, è una tragedia umana che mai avrei pensato di vivere, e sono grato della generosità delle famiglie della nostra città che hanno dato disponibilità all’accoglienza dei profughi con il coordinamento del Comune.

Nel furgone della Polizia Locale nel 2017, appena eletto.

Quali sono i traguardi che ti hanno dato più soddisfazione?
Grazie alla mia squadra abbiamo fatto molte cose che resteranno nella storia di Guidonia Montecelio. Parlo del Palasport, che dopo oltre un decennio di sperperi e incuria abbiamo aperto per farci giocare i giovani del nostro territorio e lo abbiamo inserito subito in un circuito sportivo nazionale ed europeo. L’ampliamento sostenibile del CAR, che porterà posti di lavoro, sviluppo e spazi verdi. I finanziamenti ottenuti per la pista ciclopedonale parallela alla Tiburtina che da Setteville arriverà alle pendici di Tivoli e la realizzazione di un polo socio sanitario a La Botte, frutto dell’ottimo lavoro dell’Urbanistica. Altri fondi per la riqualificazione delle case popolari e delle zone limitrofe a Collefiorito, Villalba e Villanova, grazie ai Lavori Pubblici. La riqualificazione della DSSE, la parte storica dell’Aeroporto Barbieri che sarà un polo museale di livello mondiale grazie ad un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E mi fermo qui, ma ce ne sono tantissime. Ci sono anche tante altre “conquiste” immateriali ma importantissime, come aver evitato l’apertura del TMB e della discarica, quando tutti ormai ci davano per spacciati, oppure aver resistito ed aver avuto ragione nella richiesta di 18 milioni per gli espropri a Collefiorito, che avrebbero portato di nuovo al dissesto dell’ente.


A proposito di dissesto, il risanamento delle finanze è stato un grande lavoro, ma che purtroppo è poco visibile per i cittadini. Me lo spieghi in maniera semplice?
Immaginate di avere a disposizione un’automobile bellissima, ma di non avere i soldi per la benzina e per la manutenzione perché quasi tutto il tuo stipendio se ne va per pagare le rate. 55 milioni di voragine finanziaria li stanno pagando i cittadini per rimborsare il prestito che ci ha fatto lo stato. E’ solo grazie alla nostra capacità di ottimizzare le risorse e di sfruttare bandi e finanziamenti che siamo riusciti a fare dei piccoli miracoli in tutti i settori, in particolare manutenzione stradale e scolastica. Posso dire tranquillamente che dopo 5 anni di sacrifici, lascio il mio tavolo da Sindaco con i conti in ordine e con grandi prospettive così che il prossimo Sindacò avrà i mezzi per tappare le buche e risolvere altre cose più visibili.


Parliamo del futuro, allora. Moltissimi scommettevano sulla tua ricandidatura, come è andata la questione e come immagini il tuo ruolo nella prossima consiliatura?
Come credo di aver spiegato bene, per me il valore assoluto è non far retrocedere Guidonia Montecelio alle distruzioni della destra, sia quella vera che quella finto-civica. Non sono attaccato alla poltrona, sarei stato prontissimo a fare altri 5 anni con la fascia tricolore ben stretta sul cuore, ma in una strategia che possa portare la coalizione progressista alla vittoria, mi è sembrato corretto e lungimirante non imporre la mia figura. Sono certo di poter dare ancora molto alla mia città, portando un carico di esperienza e abnegazione notevole, e lo farò in qualunque ruolo sarà opportuno e giusto farlo.

Una riunione all’inizio della pandemia

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A fine chiacchierata con Michel, qualche mia considerazione personale.

Dopo il mio mandato da consigliere comunale a contatto forzato con un centrodestra spazzato via dalla magistratura, decimato dagli arresti e con un governo clientelare e arrogante, i 5 anni in squadra con Michel Barbet mi hanno dato la dimensione vera e pura della Politica, fatta per il bene comune e la crescita della comunità. Si, certo, tutto vero la questione dell’inesperienza, delle incomprensioni, delle litigate, dei tradimenti di certe persone, delle spugne buttate da chi non ce l’ha fatta e accusa tutti tranne se stesso. Ma rimango orgoglioso di un lavoro duro e complesso fatto con Michel Barbet, che spesso ci ha fatto fare smorfie di dolore e delusione, ma mai (neanche una volta) ci ha tolto il sorriso di chi sta lavorando per il bene comune.
Grazie Michel, ti auguro di essere eletto e toglierti tutte le altre soddisfazioni che non abbiamo ancora raggiunto.

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